Il ristorante si trova all'interno delle mura del castello che nell’XI secolo fu residenza dei potenti conti di Vicenza, legati ai Maltraversi di Venezia. Un complesso monumentale su uno sperone collinare con una cinta muraria in pietra nera lunga 650 metri. In prossimità de I Maltraversi si trovano la Rocca, una costruzione difensiva voluta dalla famiglia dei Della Scala nella prima metà del 1300, e la Chiesa arcipretale di Castello, dedicata a Santa Maria e Santa Elisabetta.

L'attuale edificio in stile neoclassico fu costruito tra il 1836 e il 1850 sull'area della Pieve antica. Impreziosito dagli affreschi dei pittori vicentini del XIX secolo, al suo interno la statua in pietra di Madonna in trono con Bambino del '400, probabilmente opera di Nicolò e Antonio da Venezia. Ai lati del portale d'ingresso si trovano inoltre le figure di S. Agata e del Grifo rampante, simbolo della comunità arzignanese.

Vi si conserva, posto nel presbiterio, uno splendido polittico ligneo, datato 1445. Secondo alcuni studiosi sarebbe opera dei pittori Andrea Mantegna e Niccolė Pozzolo ed è diviso in quattordici riquadri. Al centro sta la Vergine con il Figlio, sormontata dal Cristo crocefisso tra la Madonna e San Giovanni, ai lati dodici figure di santi. Sulla parete destra del presbiterio è posta una pala della Visitazione (1645) di Francesco Maffei. Sono inoltre conservate altre belle e importanti tele del XVI e XVII secolo. La chiesa è stata riccamente affrescata da pittori
vicentini nel XIX secolo.
Tra il patrimonio scultoreo, va citata una Madonna in trono con Bambino, in pietra dipinta, attribuita con qualche certezza a Nicolė e Antonio da Venezia, eseguita nella prima metà del Quattrocento. La chiesa del castello possiede inoltre un bel portale quattrocentesco, oggi murato, nella parete a settentrione come porta laterale. Ai due lati del portale due figure raffiguranti S. Agata e il Grifo rampante, simbolo della comunità arzignanese e la Chiesa del Castello conserva il ricordo dei secoli più antichi della comunità cristiana di Arzignano, ciascuno degli altri edifici sacri, chiese od oratori, conserva qualche particolare ricordo storico o artistico”. (fonte http://www.raixevenete.com)